Anche il fitness è a rischio Cyber Security? Il boom delle fitness app può essere un elemento di vulnerabilità attraverso il quale rendere pubbliche informazioni riservate?
Per evitare equivoci precisiamo subito che la nostra filosofia è quella di incoraggiare tutti a fare fitness e a seguire uno stile di vita salutare. Ci interessa invece riflettere sulla diffusione della fitness app che sono presenti nei dispositivi della maggior parte delle persone e che collezionano informazioni di vario tipo sullo stato di salute, sui comportamenti quotidiani e sulle attività sportive dell’individuo, tutte informazioni profilate e georeferenziate, che vengono spesso condivise con altre persone utilizzando un approccio social.
Questo modo di procedere, che sta diventando sempre più diffuso, genera una legittima preoccupazione dal punto di vista della privacy e della cyber security.
Il caso è salito agli allori della cronaca in questi giorni a causa delle attività sportive del personale militare USA all’interno delle basi, tutte tracciate e rese pubbliche da una popolare app che si occupa di fitness. Attraverso queste info è stato possibile rendere visibili località considerate top-secret e normalmente oscurate dai sistemi di geolocalizzazione, ma anche ricostruire il comportamento quotidiano dei militari che operano in queste basi, spesso presenti in scenari ad alto rischio.
Un’inchiesta di Repubblica (clicca qui per leggere l’articolo) ha poi rilevato che il problema riguarda anche i militari italiani e le nostre basi all’estero. L’articolo pubblicato dal quotidiano italiano, ha puntato l’attenzione anche su dei casi specifici, arrivando addirittura a contattare alcuni dei militari coinvolti nella violazione, utilizzando nomi e cognomi resi pubblici dalla app sui social, ricevendo risposte imbarazzate che evidenziano la sottovalutazione del problema.
E se il problema viene sottovalutato dal personale militare, che dovrebbe essere preparatissimo in ambito Cyber Security, figuriamoci cosa può accadere con la maggior parte degli individui, che spesso ignorano le più elementari norme riguardanti la propria privacy.
Molte di queste app infatti risiedono nativamente sui dispositivi mobili e vengono spesso distrattamente abilitate a condividere informazioni riservate sulle proprie abitudini, sui propri comportamenti quotidiani, e in alcuni casi sul proprio stato di salute.
Vale la pena quindi fare una riflessione seria e approfondita quando la nostra fitness app ci fornisce continue segnalazioni e stimoli sulle nostre attività sportive, e anche quando ci richiede permessi di accesso e condivisione. Insomma, prima di cliccare sul tasto “acconsenti”, sarà il caso di fare una riflessione attenta sulle possibili implicazioni legate alla privacy e alla sicurezza.
Le soluzioni Cyber Guru nascono proprio per aumentare il livello di sicurezza degli individui e delle organizzazioni, pubbliche e private, agendo sulla consapevolezza degli individui nella loro interazione con le tecnologie digitali e con il web.