San Valentino, attenzione al romanticismo online

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14 Febbraio 2024
San Valentino 2024

San Valentino, le truffe che puntano al cuore

Il romanticismo, in fondo in fondo, piace a tutti.
Anche ai più cinici, quelli che fanno finta di snobbarlo ma che in fondo vorrebbero vivere anche loro immersi, almeno per un giorno, in una nuvoletta rosa piena di cuoricini. Per questo San Valentino, che si celebra il 14 febbraio, è una festa che resiste al tempo e ai cambiamenti sociali. Certo, negli anni ha subìto parecchie trasformazioni.

Prima di coniugare questa celebrazione con il tema della sicurezza informatica rinfreschiamone la storia. Valentino era un vescovo martire nato a Terni, nel 176 d.C. La leggenda narra che fu il primo a celebrare l’unione tra un legionario romano e una donna cristiana e per questo fu scelto come patrono degli innamorati.

L’usanza di scambiarsi messaggi e lettere d’amore in occasione di questa giornata, risale invece al XV secolo, quando il duca d’Orleans, Carlo, mentre era prigioniero nella Torre di Londra, scriveva bigliettini d’amore alla moglie, chiamandola “dolce Valentina”, ispirandosi a un verso di Shakespeare. Nell’Amleto, infatti, Ofelia, recita:

“Domani è san Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina”.

Ormai da parecchi anni i messaggi e le comunicazioni sui social hanno sostituito le lettere di un tempo. Un cambiamento che ha aperto sempre di più la porta al crimine informatico che coglie ogni evento, celebrazione, ricorrenza per infilarsi nelle debolezze umane e portare a casa il bottino. E San Valentino non è certo una festa che i pirati possono ignorare.

Tanto che, secondo uno studio di BioCatch le truffe che hanno a che fare con le relazioni romantiche sono aumentate del 19% a livello globale l’anno scorso. La tecnica adottata dai criminali consiste nel rubare le foto di persone attraenti e creare profili falsi su app di incontri o piattaforme di social media.

Queste truffe possono assumere diverse forme: a volte una singola persona sviluppa una relazione con la vittima per un lungo periodo di tempo per poi chiederle soldi per un qualsiasi pretesto, anche per il viaggio che servirà a incontrarsi e a celebrare il nuovo amore.
In altri casi si tratta di schemi elaborati che coinvolgono più persone che fingono interessi amorosi e poi coinvolgono le vittime in truffe di riciclaggio di denaro, criptovalute o carte regalo.

Sebbene i metodi utilizzati dai truffatori si siano evoluti nel tempo, i risultati rimangono gli stessi: le persone vengono lasciate senza un soldo e con il cuore spezzato.

Alcune regioni hanno visto un aumento particolarmente evidente di casi. Il Nord America del 183 per cento e la regione Asia-Pacifico 104 per cento. In particolare negli USA, secondo la Federal Trade Commission, nel 2022 quasi 70.000 americani hanno perso la cifra record di 1,3 miliardi di dollari a causa di truffe amorose, con un aumento vertiginoso del 138% rispetto ai 547 milioni di dollari del 2021.

Le telefonate e i messaggi sono stati i canali prediletti di comunicazione per le truffe, mentre Facebook e WhatsApp le piattaforme più scelte dai truffatori, secondo un rapporto della Global Anti-Scam Alliance.

A peggiorare le cose c’è una certa reticenza a denunciare per timore di mostrare il proprio lato più fragile, e infatti solo il 59% di chi è stato colpito ha riferito alle forze dell’ordine di essere stato vittima di questo genere di truffa.

Le fasce di età più colpite sono state quelle dai 55 e i 64 con un aumento, nel 2023,di quasi il 49% rispetto all’anno precedente. A subire le peggiori perdite, però, sono state le persone tra i 65 e i 74 anni.

San Valentino al tempo dell’intelligenza artificiale

In questo marasma di situazioni che si collegano ad aspetti delicati, come quelli relazionali, si sovrappongono gli ultimi ritrovati dell’intelligenza artificiale con la quale si costruiscono profili di persone, per lo più donne, dai lineamenti e dal fisico perfetto che attraggono migliaia di followers ma che in realtà non esistono. Sono pura finzione virtuale.

Tra questi, la AI model spagnola Aitana Lopez che, grazie alla sua attività social riesce a incassare circa diecimila dollari al mese, o Emily Pellegrini, l’influencer AI che ha conquistato il cuore di molti vip e calciatori che le hanno inviato messaggi in privato pensando fosse vera, o Rebecca Galani, arrivata in Italia da pochi mesi. Rebecca si è già guadagnata oltre 15 mila followers, rimasti incantati dalla sua bionda avvenenza e dalla sua vita luccicante e disposti a pagare per i contenuti molto epliciti che lei propone.

Rebecca Galani, la prima modella italiana generata dall'intelligenza artificiale

Rebecca presenta inoltre, una novità rispetto alle sue “colleghe”: una frase che compare nella sua bio di Instagram: “Chiedimi ciò che vuoi, rispondo tramite bot-AI”. Una funzione che consiste nella possibilità di utilizzare i messaggi in direct, come si fa con ChatGpt. Tanto che la testata Wired ha sperimentato una chiacchierata con lei.

Quello che abbiamo visto nel film Lei (Her), uscito nel 2013 e intepretato Joaquin Phoenix, e che a molti è sembrato spingersi troppo il là nel raccontare la relazione tra un uomo e una macchina, è invece divenuto realtà prima di quanto immaginassimo.

Anche se può essere coniderata triste e disperata, non c’è nente di male se questa è una scelta consapevole.
Il problema sorge quando si scambia un’immagine virtuale con una persona reale e ci si fa sopra un investimento sia affettivo sia economico. Scoprire la verità può rappresentare davvero un brutto risveglio.

Come difendersi?

Semplice, diventando più scaltri sul web, imparando a individuare i dettagli e facendosi sempre molte domande sulla “persona” con cui ci si sta collegando.
Insomma, anche se siamo in odore di San Valentino, bisogna mettere da parte desideri e sentimentalismi e sviluppare un atteggiamento più cinico, indagatore e attento.
Da soli, però, è difficile che questo avvenga. Meglio affidarsi a piattaforme di formazione affidabili e che possano accompagnarci verso un risveglio consapevole dei tanti rischi che si corrono in rete.


I consigli pratici di Cyber Guru

  • Non usare strumenti di lavoro per pubblicare contenuti personali sui social media, prassi che fa parte delle abitudini quotidiane, e rappresenta uno dei punti deboli di molte aziende, per via dell’uso promiscuo degli strumenti di lavoro, come PC e smartphone, che spesso custodiscono documenti riservati. Bisogna quindi essere rigorosi sull’utilizzo degli strumenti di lavoro, senza prestarli, e tenendoli separati da quelli personali potrà già costituire una prima difesa.
  • Dubitare delle coincidenze: i cyber criminali adottano comportamenti reali, simulando avvicinamenti casuali, senza malizia né eccessivo interesse. Instillare fiducia e creare un’intimità con la vittima richiede tempo, pazienza e molta empatia, e già questo approccio può far suscitare dei dubbi. Le coincidenze poi iniziano ad essere tante: stessi gusti, stesse abitudini, stessa linea di pensiero. Una sintonia quasi perfetta…e proprio per questo sospetta.
  • Prima di stabilire un contatto, i cyber criminali fanno ‘social engineering’In altre parole, studiano le loro prede osservando i like e i commenti ai post degli altri utenti per farsi un’idea delle loro abitudini, dei loro desideri e delle loro speranze. Occorre quindi essere vigili e, oltre a chiedersi se gusti così simili non siano frutto di informazioni recuperate facilmente online, valutare sempre con attenzione quello che postiamo.
  • Come smascherarli: conviene diffidare di una persona sconosciuta, soprattutto se single, che si presenta con una situazione economicamente solida, impegnata in studi importanti o con un buon lavoro e che vive all’estero. Un’ulteriore prova può essere il fatto che il/la corteggiatore/trice non sia disponibile  per un incontro dal vivo. Utile verifica: si può caricare la foto profilo del corteggiatore nel motore di ricerca Google Immagini per verificare che non appartenga ad altri utenti.
  • Proteggere i propri device: sia professionali che privati, scaricando gli aggiornamenti quando sono disponibili, mantenere i propri profili social privati e non condividere informazioni o file che potrebbero rivelare dettagli personali o dati sensibili, anche indirettamente, come ad esempio postare una foto che mostra la via di casa o il momento della partenza per le vacanze.
  • Cosa non bisogna mai fare? È meglio evitare di cliccare su link o di aprire un bigliettino digitale di auguri di San Valentino, se arriva da un sconosciuto.
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