Articolo di Antonino Caffo
Le persone al centro della nuova sicurezza digitale per una corretta comprensione e applicazione della cybersecurity. Se gli utenti sono il vero anello debole della catena difensiva allora occorre investire sulle persone, con programmi formativi in grado di trasformare i loro comportamenti
Il più recente IBM Cyber Security Intelligence Index stima che nel 2020 circa il 90% degli attacchi cyber andato a buon fine sia riconducibile a un errore umano. Gli utenti faticano a seguire il ritmo della trasformazione digitale ed espongono il fianco alle minacce che si fanno sempre più sofisticate. Mai come negli ultimi mesi, abbiamo percepito il valore della sicurezza delle reti. In un mondo del lavoro che ha perso, velocemente, e quasi senza accorgersene, i suoi confini spazio-temporali, la capacità delle organizzazioni di sfruttare il boost dato alla digitalizzazione, poggia la base del suo successo su una corretta comprensione e applicazione della cybersecurity. Se il fattore umano si trova al centro di tutte le più efficaci strategie di attacco, sono proprio gli utenti il vero anello debole della catena difensiva.
Ma da questi bisogna ripartire. Investire sulle persone, con programmi formativi in grado di trasformare i loro comportamenti, è la vera sfida per chi si occupa di cybersecurity…